Itinerario in Campania.
Il nome della regione deriva dalla parola latina campus, che significa pianura. I Romani chiamavano questa terra campus felix, per indicare la feritlità del terreno.
Dove ci troviamo.
La Campania si trova nell'Italia meridionale; confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise, a nord-est con la Puglia, a sud-est con la Basilicata, a ovest è bagnata dal Mare Tirreno.
 
Territorio.
La Campania è una regione che presenta un territorio molto vario. Le pianure occupano il 15% della regione e occupano principalmente la fascia costiera: tra le principali ci sono la Pianura Campana e la Piana del Sele.
Alle spalle della zona pianeggiante si sussegue con irregolarità una serie di aspre montagne calcaree che confluisce nell'Appennino Campano, che occupa circa un terzo del territorio. Dalla dorsale appenninica si distacca la catena montuosa dei Monti Lattari, che formano la Penisola Sorrentina.
Tra i rilievi ha un'importanza fondamentale nella morfologia del territorio il Vesuvio, il secondo vulcano italiano per altzza (dopo l'Etna), che raggiuge i 1281 metri. L'ultima eruzione risale al 1944, perciò il vulcano è considerato quiescente.
La restante parte del territorio è costituita da colline (metà), che in alcuni casi sorgono ai margini delle pianure, in altri si alternano ai rilievi montuosi, o li separano dalla costa.
 
Osserviamo la carta.
La maggior parte della Campania gode di un clima mediterraneo, con estati lunghe mitigate dalla brezza marina e inverni miti; un clima così favorevole è dovuto anche alla presenza dell'Appennino, che protegge la regione dai venti freddi provenienti da est.
Le aree montuose dell'interno sono caratterizzate da inverni lunghi, rigidi e nevosi.
 
Golfo di Napoli.
La regione ha 360 km di coste, basse e sabbiose fino a Napoli (a eccezione della penisola di Pozzuoli), mentre in corrispondenza della Penisola Sorrentina diventano alte e frastagliate. Lungo le coste si aprono quattro golfi: i due centrali, quelli di Napoli e di Salerno, sono profondi e con buoni porti, mentre a nord, ai confini con il Lazio, il golfo di Gaeta ha fondali bassi e, a sud, il golfo di Policastro ha coste poco accessibili.
Sulla costa meridionale, il montuoso Cilento sporge nel mare con paesaggi naturali ancora quasi intatti.
 
La Campania è la terza regione italiana per numero di abitanti (dopo Lombardia e Lazio) e quella con la più alta densità di popolazione. Gli abitanti si concentrano lungo la fascia costiera del Golfo di Napoli, resa fertile dall'abbondanza di corsi d'acqua, e nell'immediato entroterra, dove i centri urbani sono numerosi, ravvicinati e di dimensioni notevoli.
Le zone montuose interne, aspre e impervie, sono invece quelle meno popolate e e più povere.
 
Penisola Sorrentina.
In questo tratto, la costa diventa alta e rocciosa.
 
Volturno.
Il Volturno, pur nascendo in Molise, scorre interamente in Campania con un corso lungo più di 100 km. si tratta del fiume più importante della regione, seguito dal Sele (capace di rifornire l'acquedotto pugliese) e dal Garigliano, che segna il confine co n il Lazio.
Tutti i fiumi sfocano nel Mar Tirreno e presentano corsi alquanto tortuosi, alimentati dalle piogge e dalle sorgenti.
 
Parco Nazionale del Cilento.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano tutela un territorio poco abitato e affascinante. L'entroterra è montuoso e boscoso, e i piccoli centri abitati sorgono prevalentemente sul luogo di antichi monasteri benedettini o castelli.
La vegetazione è costituita prevalentemente da faggi, lecci, olivi e fichi, e offre riparo a numerosi animali, dai piccoli predatori, come la volpe, agli uccelli rapaci, come l'astore.
Lungo il litorale si susseguono baie, spiagge, porticcioli e torri d'avvistamento; al verde dei boschi e all'azzurro del mare si mescolano i colori degli agrumeti. L'area protetta si estende per 215.ooo ettari e comprende quasi tutta la parte meridionale della provincia di Salerno.
 
L'agricoltura della regione è una delle più produttive d'Italia, favorita dal clima mite e dai terreni resi fertili dalle ceneri vulcaniche; si producono pomodori, peperoni, melanzane, legumi, frumento, frutta, in particolare agrumi e nocciole.
Le coltivazioni sono specializzate e intensive, e la produzione fornisce direttamente l'industria alimentare del luogo.
Molto diffuso è l'allevamento dei bovini, specialmente delle bufale, allevate in gran numero nelle pianure del Volturno e nel Cilento. Il loro latte permette un'abbondante produzione di mozzarella, assai pregiata ed esportata in tutto il mondo.
Anche la pesca è praticata, anche se in misur meno rilevante che in passato. Dal mare si prelevano anche i coralli, la cui lavorazione è un'attività artigianale tipica della regione.
La Campania è anche la regione più industrializzata dell'Italia Meridionale. Le aree più produttive sono quelle di Napoli e Salerno, ma negli ultimi anni sono sorte nuove imprese anche nelle altre province. i settori più sviluppati sono quello alimentare, meccanico, tessile, chimico, elettronico. Importanti sono anche i cantieri navali, i cementifici, le industrie per la lavorazione della ceramica (porcellane di Capodimonte e figurine del presepio), della pelle e i calzaturifici.
L'importanza naturalisitca, storica e artistica del territorio ha favorito lo sviluppo del turismo: quello balneare è particolarmente fiorente lungo la Costiera Amalfitana e nell'Arcipelago Campano; quello culturale nei siti archeologici di Pompei, Ercolano e Paestum.
Le vie di comunicazione si concentrano intorno alla città di Napoli, mentre altrove sono piuttosto carenti.
 
Campi Flegrei.
Pochi chilometri a nord-ovest di Napoli si estende l'area dei Campi Flegrei (letteralmente 'campi che bruciano', dal greco flego, brucio), una zona vulcanica dove potenti forze sotterranee si manifestano sulla superficie sotto forma di fumarole (crepe nel terreno da cui fuoriescono gas caldissimi e a volte velenosi per l'uomo), sorgenti calde di gas sulfurei (solfatare) e periodici innalzamenti e abbassamenti del suolo (un fenomeno chiamato bradisismo).
Questi eventi spettacolari hanno fatto credere agli antichi abitanti della regione che in questa arrea si trovasse addirittura la porta dell'inferno!