Feudalesimo e incastellamento
La cavalleria.

La cavalleria è la componente della società medievale che più ha lasciato le sue tracce nel nostro immaginario e nella nostra vita quotidiana. Ma quali sono le origini di questa classe con le sue caratteristiche regole di comportamento?
Le radici della cavalleria vanno cercate nel sistema feudale, che nasce dall'organizzazione dell'impero di Carlo Magno: diviso in tanti feudi, questo si basa infatti su complesse reti di fedeltà interne, rese ancora più solenni dall'investitura religiosa.

I cavalieri.

La trasmissione ereditaria dei feudi
ai figli maggiori crea da un lato il mantenimento di grandi proprietà nelle mani dei nobili e, dall'altro, la diffusione di combattenti di mestiere, spesso i figli cadetti, che si mettono al servizio dei signori più potenti, i cavalieri appunto.
Oltre alla difesa dei più deboli e all'amministrazione della giustizia, i cavalieri si incaricano di salvaguardare i valori della religione, la lealtà verso il proprio capo e la lotta contro le prepotenze.
Signori cavalieri, talvolta anche i sovrani, erano protagonisti dei suggestivi giochi medioevali, i tornei; al tempo stesso uno spettacolo, una gara, un'esibizione di coraggio. Il popolo, spettatore, giungeva da ogni parte per assistere.
Letteratura.
Il ciclo bretone.
Nell'immagine: re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda in contemplazione del Santo Graal in un dipinto quattrocentesco di Évrard d'Espinques.


Le imprese di Artù, leggendario re britannico forte e giusto, sono al centro di una serie di leggende altomedievali molto diffuse.
I suoi cavalieri della Tavola Rotonda, affiancati da creature misteriose come mago Merlino o da oggetti incantati come il Santo Graal o la spada Excalibur, incarnano le virtù dei cavalieri medievali: onestà, magnanimità, coraggio, purezza d'animo.

 
Letteratura.
Il ciclo carolingio.
Nell'immagine: dettaglio di un fregio della Cattedrale di Angoulême che rappresenta una scena della Chanson de Roland.

Gli ideali della cavalleria medievale vengono immortalati in una serie di racconti e poemi che hanno come protagonisti coraggiosi cavalieri, fedeli al loro signore e nobilmente generosi e solleciti (in una parola cortesi) nei confronti delle dame. Uno degli eroi di questo genere letterario è Rolando o Orlando, paladino di Carlo Magno, protagonista di un famoso poema epico dell'XI secolo: la Chanson de Roland.

 
Letteratura.
L'Orlando furioso.
Nel 1516 a Ferrara Ludovico Ariosto pubblica l'Orlando furioso, un poema in ottave che fonde le storie del ciclo bretone (le avventure di re Artù) e quelle del ciclo carolingio (le avventure di Carlo Magno e dei suoi paladini) in un movimentato intreccio di vicende. Centrale è il racconto di come Orlando, il valoroso eroe della tradizione, diventi furioso, cioè pazzo per amore della bella Angelica, rovesciando così lo stereotipo letterario del paladino invincibile e tutto d'un pezzo.
 
I cavalieri al cinema.
LA SPADA NELLA ROCCIA
Le storie dei cavalieri di re Artù continuano a stimolare la fantasia anche degli autori contemporanei. Tra i molti film ispirati al ciclo bretone c'è il cartone animato della Disney La spada nella roccia, del 1963 (tratto da un romanzo di T.H.White). Racconta la giovinezza di re Artù, soprannominato "Semola", e in particolare la sua proclamazione a re d'Inghilterra dopo aver impugnato la leggendaria spada che tanti pretendenti al trono non erano mai riusciti ad estrarre dalla roccia.
Original link
I cavalieri al cinema.
KING ARTHUR - IL POTERE DELLA SPADA
A conferma della perenne attualità delle ambientazioni cavalleresche, un recente film del regista Guy Ritchie (2017) ripercorre ancora il passato di re Artù. Nelle intenzioni originarie della casa cinematografica il film avrebbe dovuto essere seguito da altri cinque film sulle origini dei più noti personaggi del ciclo arturiano, come mago Merlino e sir Lancillotto, ma per il momento il progetto è stato accantonato.
Guarda il trailer del film.
Original link
Il castello medievale

L'Europa custodisce molti segni del suo passato medievale: tra i più evidenti ci sono i castelli, strutture fortificate poste in luoghi strategici ma anche residenze signorili e dunque imponenti simboli del potere.
Ce ne sono tantissimi anche in Italia.

Original link
Il castello di Monteriggioni.
Il borgo di Monteriggioni, a pochi chilometri da Siena, conserva un maestoso castello, costruito nel 1213 a scopi difensivi e di controllo del territorio circostante. La Repubblica di Siena prevede questa vera e propria "città murata" per sorvegliare la via Francigena, le colline e la storica rivale Firenze, che nel corso del XIII secolo assedia il castello senza successo.