Itinerario in Friuli-Venezia Giulia
Dove ci troviamo.
Il Friuli-Venezia Giulia si trova nell'Italia nord-orientale; confina a nord con l'Austria, a est con la Slovenia, a sud è bagnato dal Mare Adriatico, a ovest confina con il Veneto.
 
Popolazione e città.
Il doppio nome della reguione indica realtà molto diverse: il Friuli (le province di Udine e Pordenone) è culturalmente omogeneo e conserva antiche tradizioni contadine. Oltre all'italiano, vi si parla anche il ladino.
Invece la Venezia Giulia (le piccole province di Trieste e Gorizia) è quanto rimasto all'Italia alla fine della seconda guerra mondiale, quando l'Istria e la valle dell'Isonzo furono annesse alla ex-Iugoslavia. Oggi 50000 sloveni vivono in Italia (regione a statuto speciale).
In generale, la popolazione è distribuita in maniera molto irregolare: quasi la metà degli abitanti risiede nel capoluoghi di provincia e lungo la costa.
La densità di popolazione è bassa nella fascia alpina e prealpina.

 
Territorio.
L'asse centrale della regione è la valle del Tagliamento, il fiume principale.
Inotre, vi scorrono il Livenza, l'Isonzo, il Timavo.
Il Friuli ha numerosi laghi, artificiali come il Vaiont, e naturli come il Lago di Cavazzo.
La costa è alta e rocciosa e est, dove i rilievi del Carso giungono fino al mare, bassa e sabbiosa a ovest, dove sono presenti due ampie formazioni lagunari: le lagune di Marano e di Grado.
 
Alpi, pianura e Carso.
Montuoso a nord e pianeggiante per il resto del territorio, il Friuli-Venezia Giulia presenta le seguenti caratteristiche territoriali.
Al confine con l'Austria si trovano le Alpi Carniche (Monte Coglians, 2780 metri), mentre quello con la Slovenia è segnato dalle Alpi Giulie.
AI monti segue la zona delle Prealpi Venete, che si abbassano progressivamente fino a costituire una fascia di morbide colline (in gran parte di origine glaciale, come l'anfiteatro morenico di San Daniele, al margine della pianura)
I sistemi montuosi chiudono da tre lati l'alta valla del Tagliamento, la Carnia, ricca di tradizioni montanare.
Sulla costa del golfo di Trieste (sud-est) incombe l'altopiano del Carso, condiviso con Slovenia e Croazia.
In Friuli si estende anche l'ultimo lembo orientale della Pianura Padana, attraversata dai fiumi Tagliamento, Isonzo e Livenza.

 
Economia.
Le aree agricole più produttive sono quelle della bassa pianura, dove si coltivano cereali, frutta, tabacco; in collina si coltiva la vite, che permette la produzione di ottimi vini.
Fiorente l'allevamento di bovini e suini (prosciutto di San Daniele).
Oltre all'allevamento, lo sfruttamento dei boschi e l'artigianato sono state per molto tempo le uniche risorse, e il territorio si è progressivamente spopolato,
Paradossalmente, un risveglio si è avuto dopo il terremoto del 1976: la ricostruzione è stata veloce, numerosi emigrati sono tornti nella regione, dando vita a un rapido sviluppo economico.
Dopo una crisi negli anni '80, oggi la produzione industriale è di nuovo in crescita: si concentra soprattutto intorno a Trieste (cantieri navali e industrie siderurgiche), Pordenone (industrie meccaniche e d elettroniche) e Udine (cartiere e mobilifici).
Notevole è anche lo sviluppo del terziario, specialmente nel settore della ricerca scientifica e in quello dei servizi finanziari e assicurativi. Il turismo richiama numerosi villeggianti italiani e stranieri, soprattutto nella zona alpina e in quella lagunare (Lignano Sabbiadoro).
 
Gemona del Friuli.
Nel 1976 la Regione fu colpita da forti terremoti che provocarono molte vittime e danni gravissimi. La zona più coinvolta fu quella a nord di Udine, dove paesi come Gemona e Verzone furono interamente distrutti.
Nell'arco di dieci anni, tuttavia, furono ricostruiti completamente con criteri antisismici.
 
Il Carso.
L'Altopiano del Carso è formato da rocce calcaree, composte soprattutto da sali di calcio.
L'altopiano ha un aspetto arido e sassoso perchè l'acqua piovana penetra nel terreno segnato dalle doline, cavità a forma di imbuto o di scodella, formando grotte con stalattiti e stalagmiti.
Dall'Altopiano del Carso prende il nome quella serie di fenomeni detti, appunto, carsici, e che si manifestano anche in altre Regioni italiane.
 
La bora.
Il Friuli è il luogo più piovoso d'Italia: le correnti fredde provenienti da nord e da est superano le montagne e incontrano l'aria umida che proviene dal mare e le perturbazioni che giungono da ovest. L'umidità, quindi, si scarica sulle alture, connotate da un clima alpino.
In pianura il clima è continentale, freddo in inverno e afoso in estate.
Le coste godono di un clima più mite.
Un fenomeno particolare del Carso e di Trieste è la bora, un vento freddo di nord-est che può raggiungre la velocità di 150 km orari.
 
Veduta del Porto di Trieste.